La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, con un adeguamento degli stipendi all’inflazione e un incremento delle risorse destinate ai trattamenti economici accessori.
Per il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, tra cui l’Arma dei Carabinieri, il Parlamento ha previsto uno stanziamento complessivo di 55,3 milioni di euro per i trattamenti accessori di natura non fissa e continuativa. Ecco come sono distribuiti i fondi:
13,91 milioni di euro destinati all’Arma dei Carabinieri;
16,67 milioni di euro per le Forze armate;
12,34 milioni di euro per la Polizia di Stato;
7,82 milioni di euro per la Guardia di Finanza;
4,56 milioni di euro per la Polizia penitenziaria.
Questi fondi rappresentano un passo avanti significativo per il riconoscimento delle specificità e dell’impegno del personale in uniforme, in particolare per il personale operativo che, ogni giorno, si trova in prima linea nella tutela della sicurezza pubblica e nella protezione dei cittadini.
RISORSE PER LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Oltre ai fondi per i trattamenti accessori, il Governo ha stabilito oneri specifici per la contrattazione collettiva nazionale, con un incremento progressivo delle risorse:
1.755 milioni di euro nel 2025;
3.550 milioni di euro nel 2026;
5.550 milioni di euro a partire dal 2027.
Per il triennio successivo (2028-2030), gli stanziamenti raggiungeranno cifre ancora più consistenti, garantendo maggiore solidità per i prossimi rinnovi contrattuali.
COSA SIGNIFICA QUESTO PER I CARABINIERI?
Per l’Arma dei Carabinieri, l’aumento dei fondi è un’occasione per valorizzare il ruolo cruciale che ricoprono i suoi appartenenti, sia in termini economici che professionali. Il sindacato continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione dei lavori parlamentari e l’attuazione delle risorse stanziate, garantendo che le esigenze dei Carabinieri vengano tutelate e rappresentate in ogni fase della contrattazione.