“Queste OO.SS, in rappresentanza della stragrande maggioranza del personale sindacalizzato dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, accolgono con favore lo stanziamento di 100 milioni di euro in Legge di bilancio, seppur non strutturato, ma non ne condividono la destinazione per il pagamento delle ore di straordinario non ancora retribuite.
Infatti, la destinazione dello stanziamento evidenzia che le osservazioni e le richieste pregiudiziali che abbiamo portato all’attenzione della parte pubblica sul tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto, sono fondate ed indifferibili.
Questo stanziamento è giustificato ‘dall’obbligo’ di pagamento delle ore di straordinario prestate, tagliate e non recuperate previsto dal contratto per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile. Il personale dell’Arma e della Guardia di Finanza non gode di questa condizione contrattuale, tanto che i Comandi Generali dei Corpi hanno già liquidato ore di straordinario tagliate nell’anno 2023 sino alla misura massima rispettiva di 130 e di 180 ore per gli aventi titolo, costringendo i soli contrattualizzati al recupero delle ore di straordinario eventualmente ancora non pagate.
Una prima considerazione emerge chiaramente con riferimento alla irragionevole disparità di trattamento tra i poliziotti civili, a cui viene pagato tutto lo straordinario prestato, e quelli militari nei confronti dei quali si può remunerare lo straordinario anche sotto forma di recupero compensativo, con evidente danno economico e previdenziale.
Una seconda considerazione emerge con riferimento alla destinazione dello stanziamento e rafforza la nostra richiesta di rivedere le norme che regolano il lavoro straordinario. È evidente che queste risorse, se strutturate ed in presenza di una più “oculata” ed “equa” gestione delle risorse umane e di una conseguente riduzione delle ore di straordinario prestate, avrebbero potuto essere utilizzate per destinazioni più utili ed opportune: indennità accessorie, previdenza dedicata e complementare o anche trattamento fisso, defiscalizzazione del FESI. Al contrario, l’assenza di regole o meglio la presenza di regole discriminatorie sullo straordinario, porta al continuo incremento del monte ore, peraltro interamente pagate solo al Comparto Civile.
Per queste ragioni, queste OO.SS. chiedono con urgenza l’omogeneizzazione delle norme che disciplinano il pagamento delle ore di straordinario tagliate tra forze di polizia ad ordinamento militare e forze di polizia ad ordinamento civile e rivendicano la revisione delle norme contrattuali che regolano lo straordinario, al fine di prevedere un’identica rivalutazione del compenso tra personale dirigente e personale non dirigente, evitando che lo straordinario diventi uno strumento pianificato impropriamente e utilizzato per coprire carenze organizzative o di personale o per conseguire rendite garantite”. Così, in una nota congiunta, i sindacati militari USIC, SIM CC, UNARMA, NSC, SIUL CC, USMIA CC, USIF e SILF.