Salvo sorprese dell’ultima ora, a partire dal 2025 vi saranno novità riguardanti l’intero meccanismo delle detrazioni, con l’introduzione del cosiddetto quoziente familiare, per cui gli sconti fiscali sulle spese sostenute dal contribuente terranno conto anche della fascia di reddito e del numero di figli.
L’introduzione del quoziente familiare comporta la considerazione della fascia di reddito e del numero dei figli per determinare le detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi.
Sulle detrazioni per spese sanitarie, mutuo prima casa, istruzione, sport e via dicendo resta l’aliquota al 19%. Tuttavia, il beneficio fiscale si riduce per chi non ha figli a carico. E, par di capire, il taglio è lineare.
Quindi non vengono escluse determinate tipologie di spesa, come ad esempio quelle sanitarie.
La seconda variabile è la fascia di reddito. Già lo scorso anno era stata prevista una riduzione delle detrazioni sopra i 120mila euro, fino all’azzeramento a quota 240mila euro. Da questo paletto erano state escluse le detrazioni sanitarie, che al momento spettano per intero indipendentemente dal reddito. Non è chiaro se verrà abbassato il limite dei 120mila euro, oppure se il cosiddetto quoziente familiare interverrà al di sopra di una determinata soglia di reddito.
Un’altra modifica riguarda le detrazioni sui figli a carico. Attualmente sono previste per tutti i figli a carico sopra i 21 anni, purché restino al di sotto di determinati limiti di reddito (2mila 840,51 euro lordi oppure 4mila euro fino a 24 anni).
Ebbene, in Manovra 2025 questa detrazione si potrà applicare solo fino ai 30 anni del figlio, a meno che non ci sia una disabilità accertata. In quest’ultimo caso, l’agevolazione spetta indipendentemente dall’età del figlio.
La bozza approvata dal Consiglio dei Ministri prevede modifiche alle detrazioni sui bonus edilizi nel senso che premessa la riconferma del Bonus Mobili al 50% l’aliquota sulle spese per le ristrutturazioni, resta al 50% ma solo per la prima casa.
Per i lavori su altre tipologie di immobili, nel 2025 si applica la detrazione strutturale, che è pari al 36%. Cambiano, di conseguenza, anche i tetti di spesa: la detrazione al 50% prevede un limite di 96mila euro, quella al 36% si può utilizzare fino a 48mila euro.
Per avere certezze, occorre attendere l’approvazione della legge di bilancio, ma si tratta, tuttavia, di autorevoli anticipazioni.